Stabile, ma in calo. L’indice del clima di fiducia dei consumatori trentini rilevato in novembre dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento è risultato di -5,5. L’ultimo dato, relativo a settembre, era di -4,8. Seppur su valori negativi, precisa una nota dell’ente camerale, l’indice di fiducia emerso a livello provinciale “risulta comunque migliore di quello rilevato nel Nord Est (-11,9) e su base nazionale (-14,9)”. A livello comunitario è di -13,7, mentre in Germania, Paese che chiuderà il secondo anno consecutivo in recessione, è di -11,4.
Per il 2025, oltre la metà degli intervistati (50,1%) si aspetta “una situazione economica provinciale complessivamente stabile”. Appena un quarto dei consumatori immagina un’evoluzione positiva, Anche in relazione alle aspettative sulla situazione economica della propria famiglia prevalgono valutazioni di stabilità (65,3%). Non a caso quasi il 42% esclude la possibilità di realizzare accantonamenti di risorse, mentre passa dal 33,8% di settembre al 37,7% di novembre la quota di trentini che ritiene di poter riuscire a risparmiare.
La rilevazione conferma le difficoltà del momento: il 39,1% dei consumatori dichiara di riuscire appena a far quadrare il proprio bilancio familiare, mentre il 4,3% è costretto a integrarlo ricorrendo ai propri risparmi. Circa i beni durevoli, per l’anno prossimo quasi la metà del campione (46,7%) prevede di mantenere invariato il proprio livello di spesa e il 41,5% di ridurlo. Secondo gli estensori della ricerca questo atteggiamento si potrebbe attribuire anche ai cambiamenti nelle preferenze di consumo, modificate dopo il Covid e meno orientate al possesso e più votate all’esperienza. Dalla rilevazione emerge anche come 8 consumatori su 10 non intendano acquistare una nuova auto.
Aumentano anche coloro che escludono interventi di ristrutturazione sulla casa. Pesa l’inflazione: l’indagine registra “in modo piuttosto marcato” i suoi effetti. A giudizio di oltre l’83% degli intervistati nell’ultimo anno i prezzi sono aumentati. Secondo l’Istat, solo in novembre in Trentino è cresciuta dell’1,8%. “Viene percepita ancora in modo intenso la perdita del potere d’acquisto”, ha osservato Andrea De Zordo, presidente della Camera di commercio di Trento. (ANSA)